Caffe’
Il caffè è originario dell’Etiopia nella località montana di “kaffa” nella zona sudoccidentale della moderna Etiopia (nella lingua araba la parola caffè suona come “kahva”). Anticamente il caffè veniva prelevato dalla pianta e messo in infusione in acqua dopodichè si attendeva che l’acqua assorbisse le sostanze dovute per berla. Nel XIII secolo si cominciò a essiccare al sole i grani di caffè e dopo sempre interi metterli a bollire in acqua sul fuoco per 30 minuti e da questi si ricavava una bevanda colore giallo-paglia, ma comunque era più gustoso rispetto al procedimento precedente.
Molto più tardi si iniziò a tostare i grani di caffè in recipienti posti sul carbone. Il processo di torrefazione, a 200-220 gradi, del caffè produce: la perdita della cellulosa contenuta nei grani, il formarsi di un olio e l’aumento dell’acido nicotinico. In tal modo si ottiene un valore fisiologico e un aroma migliori. La caffeina è una sostanza alcaloide contenuta nel caffè e, questa viene usata in farmaceutica per la preparazione di molte medicine.
La caffeina ha un effetto stimolante ed eccitante del sistema nervoso e indebolisce l’effetto di sonniferi e narcotici, aumenta le capacità di concentrazione e applicazione intellettuale, stimola i centri del sistema respiratorio, fortifica e stimola l’attività cardiaca, ha un effetto dilatatorio dei vasi sanguigni, dei muscoli e di altri organi (cervello, reni), incentiva l’attività secretiva dello stomaco migliorando così la digestione, non è stata riscontrata variazione sostanziale della pressione arteriosa per l’uso del caffè in effetti molti studi hanno confermato che lo sviluppo di ipertonia non è correlato all’uso del caffè.
Per molti anni si è creduto che il caffè fosse responsabile di causare il cancro del pancreas e del retto, ma in questi ultimi anni sofisticati studi e approfondite ricerche biochimiche hanno ecluso categoricamente questo rischio. Al contrario è stato rilevato che sostanze del caffè hanno proprietà anticancerogene e antiossidanti per cui sopprimono l’attività di agenti cancerogeni. A queste conclusioni si è giunti dopo approfonditi studi e ricerche biochimiche ed epidemiologiche su larga scala.
Sintetizzando il caffè:
- influenza positivamente l’attività polmonare;
- migliora la circolazione sanguigna;
- contiene vitamina PP e sostanze minerali;
- stimola l’attività renale;
- corregge l’eventuale ipotensione;
- aumenta la resistenza fisica;
- combatte la sonnolenza;
- aumenta la capacità di concentrazione e di attenzione;
- stimola e incentiva la creatività;
- allevia, allo stato iniziale, da tosse e raffreddore, meglio se molto caldo con aggiunta di cognac;
- migliora l’umore.
In conclusione dall’uso quotidiano di una giusta dose di caffè possiamo trarre ottimo giovamento per la nostra salute.