Sgombro
Lo sgombro “Scomber scombrus” è un pesce azzurro presente nel mare Mediterraneo, mar Nero e, nell’oceano Atlantico ed è il capostipite della famiglia degli scombridi. Come tutti i pesci di mare e di acqua dolce, anche se questi ultimi in minor misura, è utilissimo, se non indispensabile per mantenersi in buono stato di salute. Lo sgombro o scombro o maccarello o lacerto (in Campania), è un pesce predatore (si nutre infatti di pesci e cefalopodi), ottimo nuotatore velocissimo, che vive quasi sempre in alto mare a elevata profondità.
In primavera i banchi di sgombri si avvicinano alla costa per la riproduzione e fino all’inizio dell’estate si soffermano entro poche centinaia di metri dalla riva.
E’ molto ambito dagli appassionati di pesca sportiva con canna, sia dalla costa che dalla barca, per le sue caratteristiche di combattente forte e veloce.
Dopo queste informazioni di carattere generale è bene approfondire meglio quali sono le proprietà terapeutiche di questo squisito ed elegante pesce.
Le sostanze contenute nelle carni dello sgombro sono:
Vitamina A, B1, C (presente in dose più massiccia) , D; Carboidrati (in quantità minima); Grassi (circa 11 gr. in 100 gr. di pesce); Acidi grassi Omega3 (2,5% in 100 gr. di pesce); Proteine(circa 20 gr. in 100 gr. di pesce);
Sali minerali: Potassio 0,36%, Fosforo 0,27%, Cloro 0,17%, Sodio 0,15%, Calcio 0,008%, Ferro 0,001%.
Lo sgombro per effetto degli Acidi Grassi “Omega3” e delle altre sostanze che contiene
- Stimola alcune cellule e sostanze, dell’organismo, che sono regolatrici delle funzioni fisiologiche da cui dipendono le malattie.
- Riduce alcune delle sostanze e cellule che in caso di aumento sarebbero fattori agevolanti di alcuni tipi di cancro.
Le donne eschimesi e quelle giapponesi, che consumano giornalmente pesce, hanno una percentuale molto bassa di cancro alla mammella.
- Interferisce con la produzione di ormoni e cellule dannose all’organismo.
- Previene le malattie del sistema cardiovascolare in quanto impedisce l’aumento in eccesso delle piastrine nel sangue che potrebbero formare coagulazioni.
(Gli eschimesi per la loro alimentazione ricca di pesce quasi non conoscono l’infarto e i pescatori giapponesi, anch’essi consumatori di alte quantità di pesce, hanno una percentuale bassissima di infarto e di malattie cardiovascolari). - Interferisce con la formazione delle placche che renderebbero più strette le arterie.
- Previene gli spasmi arteriosi che potrebbero fermare il cuore provocando Ictus per mancanza di afflusso di sangue al cervello.
- Rende le arterie più elastiche e il sangue meno denso.
- Riduce il colesterolo LDL e i trigliceridi nonchè, la pressione arteriosa.
- Ha una funzione anticoagulante.
- Rafforza la mente stimolando le funzioni cerebrali.
- Stimola il sistema immunitario.
- Svolge un’azione analgesica nei casi di artrosi, artrite ed emicranie.
- Instaura un effetto antinfiammatorio.
- Può curare le iniziali malattie renali.
Sarebbe opportuno inserire nell’alimentazione di ognuno una razione giornaliera di sgombro di 100 gr. ricavandone in tal modo un ottimo rimedio per mantenere più bassi i valori della pressione arteriosa.
Il pesce, in genere, dovrebbe essere presente quasi sempre nell’alimentazione in sostituzione delle carni e di altri alimenti ricchi in grassi saturi e polinsaturi.
I pesci grassi sono quelli più ricchi in Acidi grassi “OMEGA3” ma in particolare SGOMBRO e ARINGA.
La carne dello sgombro è molto morbida, bianca, grassa e dal sapore forte, il che lo rende un pesce molto apprezzato in gastronomia.
E’ possibile acquistarlo fresco o surgelato e quindi, cucinarlo alla griglia, bollito, alla pizzaiola, in tortiera (che sarà una nostra ricetta di prossima pubblicazione (anche se si tratta di “Tonnetto in tortiera”, è uguale a quella dello sgombro), marinato, in scatola sott’olio o al naturale.
Un suggerimento chi vuole può provare la ricetta dello sgombro alla pizzaiola, precedentemente pubblicata, della quale la foto seguente ne evidenzia gli ingredienti.