La prima colazione può essere nociva
La prima colazione, più veloce e popolare, nel mondo, è costituita da toast, hamburger o sandwich con formaggio fuso e salsiccia. Recenti ricerche hanno evidenziato che la prima colazione, inadeguata, costituisce un gran danno per la salute del cuore e dei vasi sanguigni.
I ricercatori hanno dimostrato che la combinazione di grassi trans e grassi saturi assunti con la prima colazione sono il cibo peggiore che si possa immaginare. Queste combinazioni alimentari, provocano l’insorgenza di arteriosclerosi, colesterolo HDL e la formazione di accumulo della placca nelle arterie. Le placche si accumulano gradualmente nel corso degli anni, queste placche aumentano e possono provocare, come conseguenza, un attacco cardiaco o un ictus che spesso provocano una morte prematura.
La ricerca è stata condotta presso il Libin Cardiovascular Institute di Alberta, Calgary University e la ricerca ha coinvolto gli studenti stessi dell’istituto.
Gli esperimenti sono stati condotti in due fasi e cioè: un giorno gli studenti vennero sottoposti ai test senza aver consumato la prima colazione, il giorno seguente furono sottoposti ai test dopo aver mangiato come prima colazione due hamburger contenenti 50 gr. di grassi per un totale di 900 calorie.
I test furono costituiti dalla misurazione, agli studenti, della frequenza e della velocità del flusso sanguigno integrale (VTI), questa evidenzia la capacità o l’incapacità dei vasi sanguigni di far scorrere nell’unità di tempo il sangue sufficiente a fornire ossigeno ai tessuti.
Tutti i giovani, nella misurazione a digiuno, mostrarono dei valori normali di VTI, le stesse misurazioni effettuate il giorno successivo, dopo aver mangiato gli hamburger, mostrarono un diminuzione dei valori VTI del 15-20%. Questa alterazione dei valori VTI durò fino al giorno successivo quando, si osservò nuovamente il digiuno a prima colazione.
Il responsabile della ricerca, Professor Anderson ha affermato che il nostro comportamento alimentare è la base per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.