Tartufo bianco
Nella città italiana di San Miniato nella provincia di Pisa in Toscana si organizza il tradizionale festival dei “Funghi”, dieci anni orsono nelle vicinanze fu trovato un tartufo bianco di 2,5 kg. La stagione più adatta per questo genere di attività di ricerca di tartufi migliori e più gustosi inizia nella seconda metà di novembre, per questo anche nei ristoranti è possibile consumare piatti a base di questa prelibatezza a prezzi più accessibili che negli altri periodi dell’anno. Il festival si tiene nei giorni di sabato e domenica. In questi due giorni si effettua una vendita all’asta non solo di tartufi, ma anche di vini italiani, lumache, formaggi.
Il tartufo è un genere raro di fungo che cresce sotto terra, nei boschi, tra le radici degli alberi, è una pianta parassita che assorbe tutte le sostanze nutritive ed è molto strano che l’albero non ne soffra. Il tartufo deve la sua popolarità e ricercatezza a due fattori fondamentali: il primo è la rarità, il secondo è il suo gusto unico, forte e caratteristico. Nel XIX secolo i Francesi hanno imparato a coltivare tartufi neri, ma il tartufo bianco a differenza del nero è impossibile coltivarlo.
La stagione adatta per il tartufo bianco è molto limitata, inizia ai primi di ottobre e finisce alla fine di gennaio, in genere negli anni in cui si è avuta una buona estate, nel senso non troppo calda e con la sua giusta quantità di pioggia; può durare solo poche settimane negli anni in cui l’estate è torrida e senza il giusto quantitativo di pioggia. Negli anni con estate non buona il tartufo bianco raggiunge prezzi molto alti, anche centomila euro per chilogrammo; ad esempio nel 2005 un tartufo bianco di 1,2 kg. fu venduto all’asta per la notevole cifra di novantacinquemila euro.
Per il suo caratteristico sapore forte non è possibile conservare il tartufo bianco più di una settimana. E se viene tagliato in piccoli pezzi questi devono essere consumati immediatamente per preparare piatti prelibati. In novembre del 2004 un ristorante inglese ha acquistato un tartufo bianco di 850 gr. per la cifra di quarantacinquemila euro, il suo proprietario decise di porre in mostra questo tartufo che conseguentemente si deteriorò.
I tartufo nero coltivato in Francia è di qualità meno pregiata rispetto al tarufo bianco italiano della città di Alba, in Piemonte, dove ogni anno viene allestito il Festival del Tartufo (Tuber Magnatum Pico). L’11 novembre di quest’anno si è registrato il record del prezzo del tartufo bianco quando ad Alba un esemplare di 750 gr. è stato venduto in Cina per l’incredibile cifra di centoquarantatremila euro.
A questo tubero è stato attribuito anche l’appellativo “Diamante Bianco” non solo per i prezzi stratosferici che raggiunge, ma anche perchè accentua la sensualità della donna e aumenta la virilità dell’uomo accentuando gli odori emanati e quindi la sua attrazione sessuale. Il sapore forte del tartufo lo rende particolarmente adatto a condire pasta asciutta, risotti, omelette, salse all’olio di tartufo, e preparati a base di crema di tartufo esaltano molto anche la caratteristica “fonduta svizzera”.